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 Sabato, 11. Giugno 2022 - Sabato, 11. Giugno 2022

Carissime Amiche, carissimi Amici,  

dopo l’uscita nel parmense che ci ha riservato delle spettacolari esperienze di guida, ritorniamo sul nostro territorio proponendo un'uscita tra i passi delle nostre montagne.

Partiremo da Castione e ci sposteremo lungo la strada del Passo del San Gottardo per poi scendere sul versante urano e raggiungere Altdorf. Saliremo poi la strada del Klausen e raggiungeremo il Walensee per la pausa pranzo.

Dopo pranzo ripartiremo attraversando la Surselva e attraverso il Lucomagno ritorneremo in Ticino dove ci aspetterà un aperitivo. a Campra.

Alcune note storiche sui passi che valicheremo:

Passo del San Gottardo:

In epoca romana il San Gottardo poteva solo essere valicato a piedi o con i muli. Pur essendo la via di transito più breve (nord-sud) a causa del percorso impervio i viandanti sceglievano altri percorsi. Sono stati i Walser nel XIII secolo, con le loro notevoli capacità tecniche, ad edificare il primo ponte nella gola della Schöllenen, chiamato ponte del diavolo e la Twärrenbrücke, per superare la Reuss. Con la realizzazione di questi manufatti il passo ha acquisito per la prima volta importanza europea e è stato determinante per i destini delle popolazioni sui due versanti.

Il valico del Gottardo è citato nel Annales Stradenses (XIII secolo), guida per i pellegrini che volevano raggiungere Roma o la Terrasanta. Nel 1230 viene consacrata la cappella dedicata a San Gottardo e viene edificato anche l’ospizio condotto dagli Ordine degli Umiliati, che completava una adeguata rete di assistenza ai viandanti. Nel 1595 viene costruito un ponte in pietra ad arco nella gola della Schöllenen. La via restava essenzialmente una mulattiera che permetteva il trasporto delle merci solo a dorso di mulo fino quasi all’inizio dell’800.

Il San Gottardo viene chiamato anche “La via delle genti” e questo nome spiega bene la funzione di questo valico nel passato, una via molto comoda per le persone, ma molto meno per le merci.

Solo nel 1708 si vede un sostanziale miglioramento della strada , nel 1775 viene documentato il primo attraversamento in carrozza del valico, da parte del geologo inglese Greville.  Nel 1799, l’armata russa del maresciallo Aleksandr Vasil’evič Suvorov ha valicato il passo e si é scontrata con i francesi nelle gole della Reuss.

Solo nel XIX secolo si nota un grande salto di qualità, con la costruzione di una vera e propria strada carrozzabile, larga su tutto il suo percorso più di cinque metri, e con un nuovo ponte nella gola del diavolo. Questa infrastruttura è stata terminata attorno agli anni trenta.

Nel 1850 un viaggio in diligenza tra Milano e Basilea richiedeva circa 50 ore con l’utilizzo del treno tra Milano e Camerlata e del battello tra Flüelen e Lucerna.

Passo Klausen:

 

Leggenda sulla linea di confine tra Uri e Glarona sul passo da Wikipedia

Il confine tra i cantoni di Glarona e Uri non corrisponde al punto più alto del passo. Secondo una leggenda, questo fu stabilito nel 1315. Dopo lunghe dispute, i due cantoni concordarono che al primo canto del gallo due corridori sarebbero partiti, rispettivamente, da Linthal e da Altdorf, e il confine sarebbe passato nel punto in cui i due si sarebbero incontrati. La gente di Glarona decise di nutrire bene il proprio gallo, affinché fosse favorevole alla loro causa, gli Urani non diedero invece niente da mangiare al loro gallo. Il risultato fu che il gallo glaronese dormì troppo, mentre invece il gallo urano, preso dai morsi della fame, cantò particolarmente presto la mattina, tanto che il corridore urano attraversò l'intero alpe di Urnerboden prima ancora che il corridore di Glarona potesse partire. In risposta ai reclami dei Glaronesi, l'Urano accettò di spostare il confine fino a dove il corridore glaronese sarebbe riuscito a trasportarlo sulle spalle, e il confine attuale sarebbe proprio nel punto in cui il corridore glaronese, sfinito, cadde a terra, morto.

Negli anni tra il 1922 e il 1934 il concorso per il "Gran Premio della Montagna Svizzera" si tenne in totale dieci volte, per la prima volta il 27 agosto 1922. L'iniziativa della gara venne dalla sezione zurighese dell'Automobile Club Svizzero. Il percorso di quella che allora era la corsa in montagna più famosa e difficile d'Europa portava dalla partenza nel villaggio di Linthal ( Canton Glarona ) al punto di arrivo al Passo Klausen ( Canton Uri ). Il pericoloso percorso si snodava lungo 21,5 chilometri con  136 curve (di cui 57 tornanti) e oltre 1237 metri di dislivello. Decine di migliaia di spettatori si assiepavano lungo il percorso. Secondo le cronache contemporanee, i veicoli attraversavano il territorio urano ad oltre 200 km/h, "ringhiando e ruggendo".

Il record del percorso fu stabilito in moto nel 1930 da Tom Bullus su una NSU in 16:41.00 minuti. Il record automobilistico è detenuto da Rudolf Caracciola su una Mercedes-Benz W 25 del 1934 , con un tempo di 15:22,20 minuti, che corrisponde a una velocità media di 83,9 km/h. Da notare che questi risultati sono stati raggiunti su quella che allora era una strada sterrata molto più stretta di quella attuale.

Passo Lucomagno

Il valico, che fu utilizzato in epoca altomedioevale come collegamento tra la pianura padana e la valle del Reno e come itinerario religioso tra santuari e conventi, divenne uno dei più trafficati d'Europa. Il passo era controllato dall'antica abbazia di Disentis (o Mustér in romancio), dapprima sottoposta alla regola di san Colombano, il quale vi passò attorno al 612 scendendo in Italia, fu poi in seguito dell'ordine benedettino. Lungo il percorso verso il passo sorsero infatti ospizi, fortini e chiese.

A partire dal XIII secolo il valico perse di importanza a favore del passo del San Gottardo. Ancora utilizzato perché di minore altitudine che altri passi delle Alpi, nel 1374 vi fu fondata una cappella dedicata a santa Maria e un ospizio, la prima restaurata nel 1577 e il secondo ingrandito una prima volta nel 1660 e di nuovo ricostruito dopo un incendio nel 1882. Entrambi furono quindi sommersi dal lago artificiale. La costruzione della strada risale al 1876. Grazie agli sforzi dei cantoni Ticino e Grigioni il passo del Lucomagno è oggi aperto tutto l'anno, con limitazioni d'orario durante il periodo invernale. (Wikipedia)